mercoledì 29 agosto 2012

ANVUR, Atti ASN - Istanza di accesso ex art. 25 l. 241 del 1990 e s.m.i.

All'ANVUR
Piazza Kennedy n. 20
00144 - Roma
RACCOMANDATA PEC
anvur@pec.it
 
Oggetto: Istanza di accesso ex art. 25 l. 241 del 1990 e s.m.i. - Atti A.S.N. 
Il sottoscritto prof. Calogero Massimo Cammalleri nato a Catania il 16 giugno 1964, nella qualità di
presidente e legale rappresentante pro tempore del Co.N.P.Ass. (Coordinamento Nazionale dei Professori Associati delle Università Italiane),

premesso
  • che sono stati pubblicati sul sito dell'ANVUR e del Miur gli atti e gli allegati relativi alle mediane di tutti i settori concorsuali in tema di Abilitazione Scientifica nazionale (ASN);
  • che il Conpass è un'organizzazione di professori universitari, costituita in forma di associazione
  • professionale senza fine di lucro, regolarmente registrata presso l'Agenzia delle Entrate di Palermo,
  • rappresentativa degli interessi culturali e professionali dei professori universitari;
  • ritenuto che i documenti concernenti l'ASN pubblicati non forniscono i dati disaggregati utilizzati per la costruzione delle mediane, per le normalizzazioni, per il calcolo degli indici, per la classificazione delle riviste (secondo  i rispettivi criteri), sia per i settori bibliometrici sia per i settori non bibliometrici;
considerato
  • di avere interesse all'accesso e alla copia dei dati di cui appresso sia per esigenze di studio dei dati e criterio stessi, sia – non da ultimo – per la tutela delle situazioni di diritto e di interesse dei suoi associati funzionale alla tutela giurisdizionale, anche mediante azione collettiva (ricorrendone le condizioni), sia come associazione sia come azione cumulativa;
chiede
  • di estrarre copia (anche in formato digitale) dei seguenti atti:
    • per i settori bibliometrici :
      1. prospetto analitico dei dati individuali utilizzati per il calcolo delle c.d. "mediane" degli indicatori di attività scientifica di cui all'allegato A del DM 7.6.12, distintamente per i professori di prima e di seconda fascia di ogni settore concorsuale, o, nel caso di distribuzioni multimodali, di ogni settore scientifico-disciplinare o sottoinsieme omogeneo dello stesso
    • per i settori non bibliometrici :
      1. elenco delle riviste scientifiche considerate per il calcolo delle mediane;
      2. verbale contenente le ragioni analitiche di esclusione dall'elenco delle riviste scientifiche di ciascuna rivista comunque presente sul Cineca e non considerata;
      3. elenco delle riviste scientifiche considerate di classe A;
      4. verbale contenente le ragioni analitiche di esclusione dall'elenco delle riviste scientifiche di classe A delle riviste comunque presente sul Cineca e non considerate;
      5. verbale contenente le precise definizioni dei prodotti scientifici definiti libri“ secondo la tipologia elencata dall'ANVUR nel documento di accompagnamento, con particolare rifermento al prodotto „monografia“ e alla precisa definizione che ne viene colà data;
      6. verbale contenente le precise motivazioni dell'esclusione di altri tipi di prodotto scientifico dal calcolo delle mediane, quali ad esempio la curatela“, la „produzione di mostre“ in formato fisico virtuale; la costruzione di strumenti della ricerca quali lessici, enciclopedie, dizionari, le note a sentenza con titolo.
Decorso infruttuosamente il termine di trenta giorni dalla ricezione della presente si adirà il giudice
amministrativo.

Salvezze illimitate.
 
Il presidente nazionale Co.N.P.Ass.

martedì 21 agosto 2012

Elezioni del Rettore di Uninsubria 2012-2018 - I QUESITI


Elezioni del Rettore di Uninsubria 2012-2018
Quali impegni per quale futuro?

I quesiti della Comunità Accademica


 
I CORSI DI LAUREA E GLI STUDENTI
La contribuzione studentesca
L’associazionismo

UNIVERSITA’ E TERRITORIO
Gli enti locali e le imprese
La scuola
Il Canton Ticino
L’immagine dell’Università e il marketing
In generale

IL RECLUTAMENTO, LE CARRIERE E LA PREMIALITA’
L’attività “di servizio”

IL GOVERNO DELL’ATENEO
Le indennità di carica
Le strutture dell’Ateneo

LA RICERCA

ALLA RICERCA DEL FUTURO...

*******
Scarica il documento completo in .pdf (733 Kb)
*******

Ai Candidati alle elezioni per il rinnovo del Rettore
dell’Università degli Studi dell’Insubria

Cari Colleghi,

in occasione delle prossime elezioni per il rinnovo del Rettore del nostro Ateneo, APeR - Libera Associazione dei Professori e dei Ricercatori dell'Università degli Studi dell'Insubria intende promuovere il confronto pubblico dei candidati con metodologie e strumenti di partecipazione trasparenti e condivisi. A tal fine, i Professori, i Ricercatori, tutto il Personale e gli Studenti dell’Ateneo sono stati invitati a inoltrare riflessioni e proposte su argomenti e/o specifici quesiti da sottoporVi.

Ne è risultato il documento, pubblicato sul blog di APeR, che oggi Vi inviamo con la richiesta, se lo riterrete, di replicare nel merito. Le risposte che eventualmente vorrete inviarci in forma scritta (possibilmente non oltre il prossimo venerdì 7 settembre) saranno pubblicate sul medesimo blog e diffuse in Università e costituiranno, insieme al documento medesimo, il riferimento per l’incontro-confronto pubblico tra Candidati che, in forma di Assemblea di Ateneo, si terrà il prossimo giovedì 13 settembre in Aula Magna (e in collegamento in videoconferenza con le principali sedi dell’Ateneo).

Vi ringraziamo fin d’ora per l’attenzione che - ne siamo certi - dedicherete alle questioni segnalate da tanti Colleghi.

Con i migliori saluti,

Il Presidente e la Giunta di APeR
Marco Cosentino
Marco Benini
Terenzio Congiu
Adriano Martinoli
Elena Monti
Gloria Tabacchi
*******
Scarica il documento completo in .pdf (733 Kb)
*******

lunedì 6 agosto 2012

Sull'aumento delle tasse universitarie

Risposta all'articolo dal titolo "Università, tasse più alte. Stangata per i fuori corso" comparso il 2 agosto 2012 sul Corriere di Como.

Egregio Direttore,

nell’articolo comparso ieri sull’edizione online del giornale da Lei diretto con il titolo “Università, tasse più alte. Stangata per i fuori corso” si presenta l’aumento delle tasse universitarie come inevitabile con la motivazione che gli importi pagati in Italia sarebbero bassi specie se confrontati con quelli del resto d’Europa.

In base ai più recenti dati OECD, tra i paesi dell’Europa a 19 per cui i dati sono disponibili l’Italia è seconda solo all’Olanda per importo annuale delle tasse studentesche e penultima (prima del Belgio) per percentuale di studenti beneficiari di contributi per il diritto allo studio (pag. 256 e seguenti del rapporto OECD 2011). In Italia, il fondo per le borse di studio (che già “copriva” solo 8 su 10 aventi diritto) con il precedente governo è stato ridotto di quasi il 70% (un’enormità!) e l’attuale governo si sta mantenenendo più o meno sui medesimi livelli. Mentre dunque in Italia le tasse sono paragonabili o – più spesso – superiori a quelle del resto d’Europa, il sostegno agli studenti meno abbienti è ridotto a livelli minimi.

Su “spending review”, tasse universitarie e fuoricorso inoltre è comparso proprio oggi sul sito web ROARS un articolo, che gli interessati possono liberamente consultare.

Infine, sui possibili aumenti delle tasse a carico degli studenti universitari  a seguito della “spending review”, è possibile leggere i risultati di uno studio svolto recentemente dall’Unione degli Universitari e ripreso anche da Repubblica.

Grazie e cordiali saluti,

Marco Cosentino
Consigliere di Amministrazione
Università degli Studi dell’Insubria


**********************************
Università, tasse più alte. Stangata per i fuori corso


Sono oltre 4.800 gli studenti di Insubria e Politecnico

Stangata in arrivo sugli oltre 4.800 studenti delle università comasche. Martedì scorso il Senato, convertendo in legge il decreto del governo sulla revisione della spesa pubblica, la cosiddetta “spending review” (che dovrà ora tornare all’esame della Camera), ha introdotto per gli atenei italiani la possibilità di aumentare le tasse pagate dagli universitari, in particolare quelle versate dagli studenti fuori corso.
Gli aumenti, però, potranno scattare anche per gli alunni in regola con gli studi, con la clausola di salvaguardia, espressamente prevista nel testo varato dal Senato, di limitare, per i prossimi tre anni accademici a partire dall’anno 2013-2014 (e quindi fino al 2016), al solo indice Istat che misura l’inflazione i rincari per gli studenti il cui Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) non superi i 40mila euro.
Anche per gli alunni fuori corso sono in realtà stabiliti limiti precisi agli aumenti, ma si tratta di soglie ben più alte. Per chi non si laurea nei tempi previsti e ha un Isee inferiore a 90mila euro, i rincari non potranno infatti superare il 25% delle tasse pagate dagli studenti in corso. La soglia massima di aumento sale al 50% per chi può contare su un indicatore compreso tra 90 e 150mila euro e può arrivare fino al 100% per chi ha un Isee superiore a 150mila euro.
Saranno i consigli di amministrazione dei singoli atenei a decidere se e di quanto alzare i contributi versati dagli studenti, sulla base dei criteri che il Miur, il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica, stabilirà entro il 31 marzo prossimo, nel rispetto dei limiti fissati dal Parlamento.
Di sicuro, però, gli atenei chiederanno agli studenti e alle loro famiglie di pagare di più, visto il progressivo calo dei fondi trasferiti dallo Stato alle università. La stangata coinvolgerà quindi, con ogni probabilità, anche gli studenti dei due atenei attivi in riva al Lario: la sede comasca dell’Università dell’Insubria e il polo cittadino del Politecnico di Milano.
Stando agli ultimi dati disponibili, tratti dal sito del Miur e riferiti all’anno accademico 2009-2010, il polo comasco del Politecnico conta 1.459 iscritti, per metà in regola con gli studi (706) e per metà fuori corso (753). Alla sede lariana dell’Insubria sono iscritti 3.350 studenti, in gran parte regolari (2.219) e solo per un terzo in ritardo sulla tabella di marcia (1.131). Nel complesso, i fuori corso sono quasi 1.900, mentre gli alunni in corso sono oltre 2.900.
Lo stesso prorettore dell’Insubria, Giorgio Conetti, alla guida del polo comasco, spiega che «nel quadro generale della situazione del nostro Paese si tratta di aumenti pressoché inevitabili, anche se spetterà al consiglio di amministrazione definirne l’entità».
«Purtroppo - aggiunge Conetti - è una necessità: il carico dei costi della formazione universitaria sulle finanze pubbliche viene ridotto e, di conseguenza, viene aumentato quello a carico dei fruitori, cioè degli studenti e delle loro famiglie, che finora era oggettivamente ridotto se confrontato con gli standard degli altri Paesi europei». 
Marcello Dubini



Large Visitor Globe