martedì 23 ottobre 2012

Assemblea di Ateneo su rinnovo di SA e CdA - Documento finale

 
ASSEMBLEA DEI DOCENTI DELL'UNIVERSITA' DELL'INSUBRIA
9 ottobre 2012
Documento finale

L'Assemblea dei docenti dell'Università dell'Insubria si è riunita oggi 9 ottobre 2012, a seguito di convocazione da parte dei rappresentanti dei RU e dei PA in SA e CdA inviata lo scorso 5 ottobre, nell'aula magna di Sant'Abbondio in Como e nell'aula 8 di Montegeneroso in Varese, in collegamento in videoconferenza, per discutere i seguenti argomenti:

* procedure e modalità di voto per il rinnovo di Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione, anche alla luce della modifica statutaria recentemente approvata che introdurrà tra qualche mese l'elettività anche per quest'ultimo organo di governo;

* condivisione, discussione e se del caso promozione di eventuali candidature per l'uno e per l'altro organo.

Al termine della riunione l'Assemblea ha deliberato all'unanimità di:

(1) Indire una consultazione tra tutti i docenti sulle candidature presentate per il CdA. In occasione della consultazione, ogni docente dovrà poter esprimere tre preferenze, una per ognuna delle tre fasce la cui presenza è prevista in CdA.

(2) Tenere la consultazione tra il 5 e il 13 novembre prossimi. La scadenza del 13 novembre coincide con le elezioni per il SA e la consultazione potrebbe essere tenuta a margine delle votazioni ufficiali. Sarebbe tuttavia preferibile (anche per motivi logistici e organizzativi) svolgere la consultazione utilizzando procedure informatizzate e piattaforme disponibili in rete: a tal fine un gruppo di lavoro costituito da alcuni tra i rappresentanti dei docenti e del personale negli attuali organi di governo e dai RU che a suo tempo gestirono la consultazione online per l'elezione dei rappresentanti dei RU nella Commissione Statuto provvederà nei prossimi giorni a verificare l'utilizzabilità di alcuni strumenti già identificati in rete).

(3) Impegnare i rappresentanti in SA e CdA a indire un'ulteriore assemblea a ridosso della consultazione (quindi verosimilmente tra il 5 e l'8 novembre) invitando in tale sede i candidati alla designazione in CdA a presentare pubblicamente le motivazioni della propria candidatura nonché gli obiettivi che intenderanno perseguire e gli impegni che riterranno di assumere nei confronti dell'Ateneo e della Comunità accademica in caso di designazione.

(4) Invitare coloro che intendono dare la propria disponibilità per essere eletti in SA a pubblicizzare la propria candidatura nella maniera più ampia e condivisa e in tempi ragionevolmente brevi, in modo da consentirne una compiuta valutazione da parte dell'elettorato di riferimento, riservandosi - analogamente alle candidature per il CdA - di definire occasioni di incontro e confronto.

Si allegano le slide utilizzate durante l'Assemblea.

I Rappresentanti dei Ricercatori e dei Professori di II fascia
nel Senato Accademico e nel Consiglio di Amministrazione dell'Ateneo

lunedì 8 ottobre 2012

CATANIA: LA DENUNCIA DELLE ORGANIZZAZIONI UNIVERSITARIE

 
ADI, ANDU, COBAS-Pubblico Impiego, CoNPAss, FLC-CGIL, LINK, RETE29Aprile, SUN, UDU, UGL-INTESA-FP, UIL RUA, USB-Pubblico Impiego

  Le organizzazioni nazionali sindacali, di categoria e studentesche stigmatizzano l'operato del Rettore dell'Ateneo di Catania in relazione all'utilizzo del Collegio di disciplina e denunciano i contenuti delle nuove "Linee guida comportamentali" approvate dal Consiglio di Amministrazione, con le quali si pretende di impedire la discussione pubblica su procedimenti disciplinari in corso. 
 
 Quanto accade nell'Universita' di Catania evidenzia il tentativo del Rettore di intimidire le componenti dell'Ateneo e di restringere gli spazi di liberta' e confronto sulla gestione dell'Universita': esemplare il divieto di utilizzare le mailing list di ateneo per le comunicazioni sindacali e di categoria. 

 Questa vicenda conferma le preoccupazioni, piu' volte espresse, sulla nuova 'govenance' imposta dalla legge 240/2010 che attribuisce poteri pressocche' assoluti al Rettore e al suo Consiglio di Amministrazione e conferma il timore di un uso improprio dei Collegi di disciplina locali e la necessita' che venga ripristinato al piu' presto un Collegio nazionale.

 Roma, 5 ottobre 2012
 

sabato 6 ottobre 2012

Il rettore di Catania, ovvero la banalità dell’autoritarismo


Cosa è l’autoritarismo? Molto semplicemente è la pretesa di uniformare comportamenti collettivi con la forza, sia essa forza fisica sia forza derivante dalla carica che si ricopre, senza alcun riguardo e fondando la propria azione sull’arbitrio.
Il rettore e il CdA dell’università di Catania ne sono la prova vivente, testimoniando anche a quali esiti si può arrivare applicando alla lettera la legge 240/2010 (legge Gelmini) e portando alle estreme conseguenze i margini di discrezionalità e arbitrio che essa prevede per l’azione – in questo caso azione disciplinare – dei rettori.
Che cosa succede? Semplicemente che il CdA, presieduto dal rettore Antonino Recca, ha prodotto il documento “linee guida comportamentalinel caso di apertura di procedimenti disciplinari”. Si tratta di una specie di vademecum per inquisitori nel quale si stabilisce che nel caso di un provvedimento disciplinare – la cui iniziativa spetta al rettore, come previsto dall’art. 10 della legge 240/2010 – si debbano evitare “interferenze esterne” che incidano sul collegio di disciplina dell’ateneo, sempre previsto, anch’esso, dalla legge 240.
E quali sarebbero queste interferenze esterne? Nientemeno che “pubblici dibattiti, […] assemblee di docenti”, il coinvolgimento di “organi istituzionali o, finanche, organi di informazione, con il rischio, soprattutto in quest’ultimo caso, di gettare discredito sull’intera istituzione universitaria” (da notare l’involontaria comicità del riferimento al “discredito” per la istituzione universitaria, fatto da chi la sta screditando).
Sono passati quasi settant’anni dalla fine dell’esperienza fascista in Italia, ma non avremmo mai pensato di leggere, in un documento prodotto dall’organo di governo di un’Università pubblica, che un pubblico dibattito o un’assemblea di docenti o, udite udite, il coinvolgimento di organi di informazione, fossero “interferenze esterne” su un procedimento che deve valutare se un dipendente abbia o meno commesso un illecito disciplinare.
Molto pianamente, si chiama libertà di espressione (art. 21 della Costituzione), al pari del dibattito che si apre durante un processo penale (pubblico per definizione) e che leggiamo sulla stampa o che osserviamo alla televisione.
La trasparenza è una pietanza indigesta per molti, ma per il mondo universitario diventa addirittura mefitica. Facciamo tutto tra noi, evitiamo interferenze, soprattutto, diocisalvi, le pericolosissime assemblee dei docenti o i sovversivi dibattiti pubblici, per non parlare di quella stampa, così curiosa...
Quindi, riepilogando, il rettore di Catania, depositario del potere di iniziativa dell’azione disciplinare, non vuole che alcuno apra bocca mentre il collegio di disciplina (nominato dal rettore su delibera del senato accademico, presieduto dal rettore) decide sui fatti contestati e invia la sua decisione al Consiglio di amministrazione (presieduto dal rettore) per i provvedimenti del caso (che saranno irrogati dal rettore).
In questo procedimento c’è una persona sempre presente, il rettore. Gli altri devono guardare, fare sì con la testa e, soprattutto, tacere.
L’ha detto Lui…
Però sorge un dubbio: se questi pericolosi dibattiti pubblici sono organizzati fuori dall’università o se il coinvolgimento dei mezzi di informazione avviene spontaneamente, che cosa farà il rettore? Organizzerà squadre di salute universitaria per ripulire i locali che ospitano i pubblici dibattiti? Oppure darà fuoco alle sedi dei giornali colpevoli di interessarsi dei suoi affari di casa e di famiglia? Purtroppo, quando si comincia a intendere una manifestazione di pensiero come una interferenza, passibile di sanzione – a sua volta – disciplinare, la china è tutta in discesa verso modelli autoritari. La legge 240 era portatrice di contenuti pericolosi, come ad esempio la concessione ai rettori di poteri da pater familias e, tra le altre cose, l’abolizione del collegio unico di disciplina presso il Consiglio universitario nazionale. Questi limiti li abbiamo denunciati a voce alta e bassa, senza essere ascoltati: adesso assistiamo a esiti come questo, che non è il primo e non sarà l’ultimo effetto malato di una legge balorda.
Il rettore di Catania, da parte sua, a quanto pare conosce la Costituzione poco e male, quindi lo vorremmo aiutare, indicandogli, oltre all’art. 21, anche l’altrettanto importante art. 28: “I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti”. Non sia mai che si ritrovi pure lui sottoposto a un’azione “disciplinare” ben più seria e importante.
E il ministro, già rettore, Profumo, che dice? Non sarebbe il caso di dare un’occhiata a questa perla del diritto “privato” (privato di tutto, di dignità e di motivazione) invece di perdere il tempo a perseguire gli statuti di quegli atenei che si sono segnalati per la troppa democraticità e forme di partecipazione?

Piero Graglia

venerdì 5 ottobre 2012

Assemblea di Ateneo su rinnovo di SA e CdA - martedì 9 ottobre 2012, ore 11.00

 
Ai Professori e ai Ricercatori
dell'Università degli Studi dell'Insubria
LORO SEDI


Cari Colleghi,

in previsione del rinnovo del SA e del CdA del nostro Ateneo è convocata per il prossimo martedì 9 ottobre con inizio alle ore 11 una

ASSEMBLEA DI ATENEO

per:

* discutere le procedure e le modalità di voto per il rinnovo di Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione, anche alla luce della modifica statutaria recentemente approvata che introdurrà tra qualche mese l'elettività anche per quest'ultimo organo di governo;

* condividere, discutere e se del caso promuovere eventuali candidature per l'uno e per l'altro organo.

Le sedi dell'assemblea (collegate in videoconferenza) sono:
* a Como l'aula magna di Sant'Abbondio
* a Varese l'aula 8 di Montegeneroso

Le elezioni per il SA sono fissate per il prossimo 13 novembre mentre le candidature per il CdA devono obbigatoriamente essere presentate entro il prossimo 10 ottobre.

In attesa di incontrarci il prossimo 9 ottobre, vi ringraziamo e vi salutiamo con cordialità,

I Rappresentanti dei Ricercatori e dei Professori di II fascia
nel Senato Accademico e nel Consiglio di Amministrazione dell'Ateneo
 

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